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SEO nel 2025: sinergia o disciplina?

Intervista ad Amedeo Landi, CEO & Head of SEO di Scroller

Lettura: 2 min. // 2 Maggio 2025 // Seo

Domanda: Come affronti l’ottimizzazione dei motori di ricerca in un contesto globale?

Risposta: L’ottimizzazione SEO oggi va ben oltre la semplice selezione delle parole chiave. Si tratta di creare un ecosistema di contenuti che non solo soddisfa le esigenze degli utenti, ma che risponde anche alle tecnologie avanzate che alimentano i motori di ricerca, inclusi i modelli AI. L’approccio SEO globale deve necessariamente considerare l’ottimizzazione per strumenti AI come ChatGPT e Perplexity. La Generative Engine Optimization (GEO) entra qui in gioco, consentendo di creare contenuti che siano facilmente “comprensibili” e rilevanti per questi modelli, migliorando così le probabilità di essere citati e utilizzati in risposte generative. Ma al di là di GEO, la strategia deve rimanere focalizzata sull’esperienza utente, la velocità, la qualità e l’adattabilità del contenuto.

Domanda: Amedeo, la SEO nel 2025 è ancora una disciplina autonoma, oppure è ormai un insieme di sinergie?

Risposta: Non c’è più una SEO isolata, e non si può pensare alla SEO come a una disciplina a sé stante. Oggi è una parte integrante di un ecosistema digitale complesso, che include dati, contenuti, UX, e performance. La SEO di successo è quella che sa integrarsi con tutte queste variabili, e che ascolta i segnali che provengono dall’analisi predittiva e dalle tendenze del comportamento utente. Un aspetto emergente è la Generative Engine Optimization (GEO), che permette ai contenuti di essere progettati non solo per l’esperienza utente, ma anche per interagire e venire “citati” dai modelli generativi che sempre di più influenzano il nostro accesso alle informazioni online. È una sinergia tra contenuto e tecnologia che è alla base della SEO di oggi.

Domanda: E l’intelligenza artificiale? È davvero rivoluzionaria per il lavoro di chi fa SEO?

Risposta: L’intelligenza artificiale è assolutamente rivoluzionaria, ma come sempre, bisogna usarla in modo strategico. I modelli linguistici avanzati possono aiutare a generare contenuti in modo molto efficiente, ma sono gli esperti di SEO a fornire il contesto, l’approccio e la direzione giusta. Il nostro lavoro, in Scroller, non è solo quello di applicare l’AI, ma di integrarla in modo da ottimizzare non solo per l’utente finale, ma anche per gli strumenti AI stessi. La Generative Engine Optimization (GEO) ci aiuta a progettare contenuti che siano facilmente sfruttabili da questi strumenti, permettendo di ottenere maggiore visibilità e rilevanza. La vera innovazione sta nel sapere come utilizzare l’AI per potenziare le strategie SEO tradizionali e ottimizzare la visibilità a lungo termine.

Domanda: Qual è il posizionamento di Scroller rispetto all’uso dei LLM nella SEO?

Risposta: In Scroller, siamo molto attenti a non dipendere completamente dall’automazione, ma piuttosto a usarla come supporto alle nostre decisioni. I modelli di linguaggio avanzati (LLM) sono strumenti potenti per generare contenuti o analizzare grandi volumi di dati, ma il nostro approccio SEO rimane radicato nella strategia e nei dati concreti. Per quanto riguarda la Generative Engine Optimization (GEO), è fondamentale oggi ottimizzare i contenuti affinché siano facilmente integrabili nei sistemi AI. Così facendo, aumentiamo la probabilità che i nostri contenuti vengano sfruttati dai modelli generativi in modo naturale, migliorando l’esposizione e la pertinenza, senza perdere di vista la qualità e l’intenzione dietro ogni singola parola.

Domanda: E il ruolo dei dati in tutto questo?

Risposta: I dati sono la base di tutto ciò che facciamo. In Scroller, raccogliamo e analizziamo dati da tutte le fonti possibili: Analytics, Search Console, CRM, heatmap, e altri strumenti. Ma non ci fermiamo solo all’analisi: utilizziamo i dati per creare contenuti ottimizzati sia per l’utente che per gli strumenti AI. La Generative Engine Optimization (GEO) è un esempio di come i dati possano guidare la creazione di contenuti in modo tale da massimizzare la loro efficacia non solo per i lettori umani, ma anche per i modelli generativi. La capacità di prevedere come un contenuto potrebbe essere utilizzato o citato da un sistema AI è un altro livello di ottimizzazione che sta diventando sempre più cruciale.

Domanda: In sintesi, qual è la SEO che funziona nel 2025?

Risposta: La SEO che funziona nel 2025 è quella che riesce a integrare in modo fluido tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, la Generative Engine Optimization (GEO) e l’analisi dei dati. È una SEO che va oltre il posizionamento, cercando di ottimizzare ogni fase del percorso dell’utente, e che si adatta in tempo reale alle nuove opportunità offerte dalla tecnologia. La chiave del successo oggi è l’approccio data-driven, che sfrutta i dati per creare contenuti ottimizzati per l’utente e per gli strumenti AI, migliorando così la visibilità a lungo termine.

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